
Assumere una badante per l’assistenza domiciliare rappresenta una scelta importante per garantire il benessere delle persone anziane o non autosufficienti. Oltre ai benefici in termini di cura e supporto, esistono specifiche agevolazioni fiscali destinate ai datori di lavoro che assumono assistenti familiari. In questo articolo, analizzeremo le principali detrazioni e deduzioni fiscali disponibili, con un focus sulle novità introdotte dalla recente normativa sull’assistenza agli anziani.
Detrazione per le spese di assistenza a persone non autosufficienti
I datori di lavoro che sostengono spese per l’assistenza di persone non autosufficienti possono beneficiare di una detrazione dall’IRPEF pari al 19% delle spese sostenute, fino a un massimo di 2.100 euro annui. Questo significa che il risparmio fiscale può arrivare fino a 399 euro all’anno. Tuttavia, per accedere a questa detrazione, è necessario che il reddito complessivo del contribuente non superi i 40.000 euro. La non autosufficienza deve essere certificata da un medico e si riferisce all’incapacità di svolgere attività quotidiane come alimentarsi, espletare le funzioni fisiologiche, provvedere all’igiene personale, deambulare o necessitare di sorveglianza continua.
AGENZIA DELLE ENTRATE
Deduzione dei contributi previdenziali versati per i lavoratori domestici
Oltre alla detrazione sopra menzionata, è possibile dedurre dal proprio reddito i contributi previdenziali obbligatori versati per i lavoratori domestici, inclusi colf e badanti. La deduzione è ammessa fino a un importo massimo di 1.549,37 euro annui. Questo beneficio fiscale è indipendente dal reddito del contribuente e riguarda esclusivamente la parte di contributi a carico del datore di lavoro.
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Novità introdotte dalla recente normativa sull’assistenza agli anziani
Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 29/2024, sono state introdotte importanti novità nel sistema di assistenza agli anziani. Tra queste, spicca l’introduzione della “Prestazione Universale”, una misura economica sperimentale valida dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, destinata alle persone anziane ultraottantenni non autosufficienti con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un ISEE socio-sanitario non superiore a 6.000 euro. Questa prestazione, erogata dall’INPS, mira a sostenere la domiciliarità e l’autonomia delle persone anziane, assorbendo l’indennità di accompagnamento e altre prestazioni precedentemente previste.
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Conclusioni
Le agevolazioni fiscali disponibili per chi assume una badante rappresentano un supporto concreto per le famiglie che necessitano di assistenza domiciliare per i propri cari non autosufficienti. È fondamentale essere a conoscenza di queste opportunità per poterle sfruttare al meglio, garantendo al contempo il rispetto delle normative vigenti e assicurando un’assistenza adeguata alle persone bisognose. Si consiglia di consultare un professionista fiscale o un patronato per ottenere informazioni dettagliate e aggiornate sulle specifiche agevolazioni applicabili al proprio caso.